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Mar

Vorrei esprimere tutta la mia solidarietà, e quella del mio Dipartimento, ai colleghi e a tutti gli operatori del Policlinico e al direttore generale della Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, rispetto alle accuse ingiustificate di passività nei riguardi all’emergenza sanitaria in atto.

Ho avuto modo personalmente di confrontarmi con molti colleghi dell’ area medica e posso testimoniare un’attenzione assoluta e un impegno straordinario di tanti e diversi reparti. La lettera del direttore generale chiarisce quanto fatto e dimostra come i medici del policlinico e il personale abbiano anche messo a repentaglio la propria salute senza risparmiarsi di fronte all’emergenza.

Tutta la Federico II sta rispondendo in maniera esemplare alla difficile situazione che stiamo vivendo, ognuno per le sue competenze e pertinenze (ad agraria ad esempio, in linea con quanto si sta facendo in tutti gli altri Dipartimenti, stiamo gestendo lo smartworking e la didattica nelle nostre 5 sedi sparse nel territorio regionale, riuscendo a coniugare sicurezza degli operatori, manutenzione delle aziende agrarie e delle collezioni viventi e offerta di servizi agli studenti).
Sto ricevendo congratulazioni da parte di colleghi di Università del Centro Nord su quanto stiamo realizzando per non interrompere l’erogazione della didattica a tutti i livelli, con grande apprezzamento per la nostra capacità di adattarci all’emergenza in un contesto non certo comparabile a quello di Atenei più attrezzati di noi per servizi e strutture.

In questo momento, credo, dobbiamo sentirci orgogliosi di essere federiciani. Un particolare ringraziamento al nostro rettore pt, che sta dimostrando qualità straordinarie nel gestire un momento così difficile insieme al DG e ai nostri dirigenti.
Ne usciremo rafforzati e forse ancora più consapevoli di quali sono i valori etici e morali  più profondi che tengono insieme la nostra comunità accademica e che dovremo assolutamente preservare nel futuro.

In riferimento alla lettera del Direttore Generale.